Un pensiero che faccio spesso da quando mi sono incamminato in questo restauro, è quello di ridare una "nuova dignità" a questa vettura che, al momento dell'acquisto, versava in condizioni non pessime ma comunque certamente non appropriate ad un modello che con il suo fascino, le sue peculiarità, le sue raffinatezze, rappresentava e rappresenta tutt'ora un fiore all'occhiello dell'Italia automobilistica.
Quando l'ho incontrata per la prima volta mi è parso quasi che mi chiamasse, che mi invitasse a riscoprire cosa si celava sotto quella polvere, quella verniciatura opacizzata, quelle cromature sfogliate...
Ora che il vero volto, la vera anima della mia Fulvia sta pian piano risbocciando, tra le varie sensazioni che mi inebriano c'è anche un malcelato moto di orgoglio per questa nuova dignità che sto tentando di restituirgli.
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